Giovanni, uno dei protagonisti della settimana di vacanza ACF a S. Agata in Arfoli, scrive il suo diario di quei giorni.
Grazie Giovanni! Acqua fresca per la calura estiva….
SANT’AGATA
L’ undici giugno 2012 io, Emanuele e la sua famiglia a parte la sua mamma siamo partiti per Reggello, una città vicino a Figline Valdarno. Insieme a noi c’ era Andreia, un amico mio e di Ema. Il viaggio era bello apparte alla fine che c’ erano tantissime curve. Arrivati abbiamo fatto un cerchio e ci siamo presentati perché non eravamo solo noi ma c’ era anche: Giovanni, Giacomo, Ginevra e Mariagiulia Guerrieri, insieme alla loro mamma; Gloria, Giulia e Giorgia insieme alla mamma Lucia; Emma e la sua famiglia e Tommi e la sua famiglia. Dopo i genitori hanno portato dentro le valigie e noi maschi ed Emma ci siamo messi a giocare a calcio nel campetto accanto a noi. La “casa” era una chiesa con accanto una canonica dove si dormiva insieme ai tre
vescovipreti: don Mario, don Igino e don Giovanni(Gianni). Ci siamo divisi nelle camere i maschi da una parte e le femmine da l’ altra a parte due che sono venute con noi: Giulia ed Emma. Siamo andati in giardino (insieme agli adulti) per decidere cosa fare nella settimana e decidere i gruppi per: apparecchiare, sparecchiare e spazzare. Io ero il capo del gruppo tre, Ema del gruppo uno e Andreia del gruppo due. Il primo giorno è stato bello come tutti gli altri.Il secondo giorno ci siamo svegliati, abbiamo fatto colazione e siamo andati a giocare a calcio. nel pomeriggio siamo andati ad un castello e abbiamo fatto un pic-nic. Al castello c’erano i pavoni. A cena abbiamo fatto un applauso alle mamme che cucinavano. Anche il secondo giorno è stato bello come il primo.
Il terzo giorno, come il secondo, ci siamo svegliati e abbiamo fatto colazione abbiamo visto una bambina di nome Isabel. Con lei siamo andati al fiume dove abbiamo fatto il “bagno”, non era proprio un bagno, abbiamo messo solo i piedi ma era comunque bello (soprattutto per gli amici). La Susanna, la mamma di Emma, su un tronco che era, crediamo, cascato ci ha fatto sedere sopra e abbiamo fatto il trenino e quando diceva:- Destra!- e tutti si giravano a destra: – sinistra!_ e tutti si voltavano a sinistra, ma alla prima curva cascammo in molti tra cui io. Quando siamo tornati abbiamo preparato il fuoco per fare il falò. La sera fino circa mezzanotte abbiamo cantato e ballato poi siamo andati a letto per dormire, ma non tutti dormivano, tipo io ed Emma abbiamo parlato fino alle due poi mi sono addormentato. Il terzo giorno è stato uno dei più emozionanti sia per il fiume sia per il falò.
Gli altri sono stati altrettanto belli, ma non li racconto tutti solo i momenti particolari ad esempio quando siamo andati a raccogliere i funghi, ma padre Igino non sapeva se erano buoni o no. Abbiamo giocato anche a bandierina-calcio. Lo stesso giorno c’ era la partita Italia-Croazia finita 1-1 grazie a Pirlo con un fantastico goal su punizione. In questi sono riuscito a finire due fumetti. Il giorno dopo era l’ultimo ed è stato sia il più bello sia il più brutto: il più brutto perché era l’ultimo giorno che stavamo insieme ma il più bello perché abbiamo fatto IL BAGNO NEL TORRENTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! I genitori erano bravissimi e anche i bambini. Prima la mia settimana più bella era stata quella a Ravascletto, un posto vicino ad Udine, ma grazie a queste persone S. Agata è la prima!!!!!!!!!!!
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