Al XV Convegno di Teologia su Parola e testimonianza nella comunicazione della fede svoltosi dal 12 al 13 marzo su iniziativa della Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce si parla di stili di vita.
Riprendiamo alcuni passaggi che ci paiono significativi.
SER. Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione afferma:
In un contesto di indifferenza, agnosticismo, “i testimoni hanno il grave compito di provocare l’assunzione di stili di vita che sanno parlare di vero amore, di genuina libertà e di gioia reale”.
Sulla valenza antropologica della testimonianza cristiana si è soffermato Mons. Giuseppe Angelini, docente presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, il quale ha ribadito che:
Leggi il resto….“il senso e la necessità della testimonianza possono essere compresi soltanto a condizione che si riconosca la condizione originaria della persona”. Nel “clima culturale” attuale, caratterizzato dal “rifiuto dell’idea di verità”, domina invece “una declinazione debole e decisamente scadente della categoria della testimonianza”, tollerata solo come “racconto della propria esperienza”. Eppure, “la testimonianza è categoria assolutamente irrinunciabile per dire la qualità della parola cristiana”, ma è insieme anche “la categoria alla quale le forme correnti del pensiero appaiono oggi decisamente refrattarie”, sulla base del principio dell’“estraneità reciproca delle coscienze”.
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